Rassegna stampa su Giovanni Rissone
da Il Pellice del 19-03-1982
Luserna San Giovanni
Tesa e travagliata assemblea per la situazione del Mauriziano
In un'atmosfera di grande tensione e viva partecipazione, sabato 12 marzo, presso la sala consiliare del comune
di Luserna San Giovanni, gentilmente concessa, è avvenuto pubblicamente un altro dibattito sulla
situazione dell'ospedale Mauriziano di Luserna San Giovanni. Il dibattito, presieduto dalla signorina Coisson,
Presidente della Comunità Montana Val Pellice, e affiancata da altri esponenti della stessa, ha
sottolineato e approfondito ciò che fu trattato in occasione del precedente incontro avvenuto poco tempo
fa.
II Presidente della Comunità Montana, tra le varie iniziali osservazioni, si è soffermata sul
contenuto della legge nazionale 833, che prevede, secondo quanto è stato detto "una possibilità di
avere ,una situazione migliore per la salute nel territorio", attraverso un grande impegno di coloro che sono
chiamati a provvedere in merito. II quadro sanitario sull'aspetto della valle presentato, con la prevista
chiusura dell'attività ospedaliera del Mauriziano per lasciar posto al poliambulatorio, del quale tutti
condividono, almeno penso, una certa utilità, ha suscitato osservazioni interessanti e vivaci commenti da
parte dei presenti, nonché una certa preoccupazione sulle conseguenze che tale attuazione potrebbe
determinare.
Tra i vari interventi che hanno seguito la parola del Presidente della CM., il Sindaco di Luserna Martina ha
presentato alcune considerazioni fondamentali sul programma socio-sanitario dell'U.S.L. 43 degli ospedali della
zona. Queste considerazioni hanno fatto riferimento, come punto primo, all'aspetto giuridico-istituzionale. Tale
aspetto sottolinea l'appartenenza dell'ospedale Mauriziano all'Ordine Mauriziano, per cui la sua
disponibilità, per un eventuale uso diverso da quello attuale, richiede la stipulazione di apposita
convenzione con l'Ente citato.
Al secondo punto è stato messo in evidenza l'aspetto tecnica-programmatico, dove emerge la
necessità di mantenere l'ospedale, per far fronte a quei servizi ospedalieri non presenti, e che non
potranno essere presi in considerazione secondo la riforma programmata.
Nelle considerazioni generali è stato confermato ciò che il sottoscritto aveva già fatto
notare in precedenza, e cioè la possibilità di dare al Mauriziano almeno una delle discipline
specialistiche di base, che invece il piano assegna all'ospedale di Pinerolo.
Il sindaco Martina ha pure affermato di non ritenersi cosa accettabile la proposta avanzata per lo scambio del
poliambulatorio alla chiusura dell'ospedale.
Sempre lo stesso, proseguendo nel suo intervento, durante il quale è stato accusato ingiustamente di
scorrettezza, dal Presidente della C.M., egli ha valuto sottolineare la grande partecipazione alla sottoscrizione
contro la chiusura, atto che dimostra concretamente quanto sia sentita la necessità di trovare un rimedio.
Con particolare attenzione è stato seguito l'intervento del Presidente del Comprensorio di Pinerolo
Celeste Martina, il quale ha fatto presente che l'U.S.L. locale è l'unica ad aver avanzato una proposta
di questo genere, con tutte conseguenze future, immaginabili e possibili.
In sede di Consiglio Regionale è stato ribadito che i rapporti con il Mauriziano, stante alla natura
giuridica prevista dalla norma transitoria quattordicesima della costituzione, saranno regolati da apposita
convenzione.
Il sig. Bonansea Claudio, vice sindaco di Bricherasio ha sottolineato la carenza dell'organo esecutivo della
C.M. da tempo incompleto, nonché ribadendo la mancanza di quel regolamento the ogni USL deve darsi ai
sensi di legge.
Da parte del Comm. Sacchino è stato fatto notare, in seguito a carte osservazioni poco convincenti dello
stesso presidente, sulla presenza di degenti esterni nell'ospedale, che i dati sull'avvenuta degenza dei pazienti
provenienti dall'esterno non sia stata presumibilmente aggiornata nel modo dovuto.
Il sig. Corona riconosce cosa buona la presenza dei due ospedali esistenti, uno per la bassa valle e l'altro per
l'alta. Ogni ospedale dovrebbe avere per conto suo il proprio poliambulatorio, anche se limitato.
Il Dott. Rissone, medico responsabile dell'U.S.L. 43 ha affermato che bisogna dare delle risposte non per la
malattia ma per prevenzione.
In ultimo ha pure preso la parola un rappresentante dell'ospedale Mauriziano di Torino, il dott. Odasso, il quale
pure affermando la disponibilità di poter avere un poliambulatorio locale, ha però aggiunto che per
loro decisione autonoma non si può determinare la chiusura, ma da effettuarsi in base alle reali esigenze
del territorio.
In aggiunta a quanto detto è stato anche fatto notare che la C.M. si è permessa di dare alla Regione
parere favorevole alla chiusura dell'ospedale senza richiedere un previo pronunciamento, né ai comuni
né all'assemblea dell'organo.
È stato questo un atto piuttosto avventato e poco corretto al quale ha fatto riscontro la contrastante e
risoluta volontà di oltre 4.000 cittadini dei vari comuni della valle, a favore della non chiusura
dell'ospedale Mauriziano di Luserna Sam Giovanni.
Giampiero Saccaggi
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