Rassegna stampa su Giovanni Rissone
da Eco delle Valli Valdesi del 07-10-1983
Prevenzione dell'ipertensione
Da lunedì 3 ottobre la Comunità Montana Val Pellice ha dato il via, in tutto il territorio
controllato dalla locale U.S.L., ad una sistematica misurazione della pressione arteriosa di tutti gli abitanti
della Valle, al di sopra dei 20 anni.
Una simile indagine era già stata iniziata due anni fa, su circa 1000 persone, nei comuni di Angrogna e
Torre Pellice, e più recentemente un controllo era stato fatto anche tra gli operai di alcune aziende
della Val Pellice che avevano aderito all'iniziativa.
Particolarmente questa seconda indagine aveva potuto dimostrare che, a differenza di quanto di solito si pensa,
la ipertensione non è un inconveniente dovuto soltanto alla tarda età; essa esiste anche tra i
giovani ed per questo tanto meno sospettabile e quindi non curata.
Venerdì 30 settembre u.s., nella sala del Consiglio Municipale di Torre Pellice, la Comunità
Montana ha organizzato un incontro pubblico per presentare l'ulteriore fase della ricerca.
Erano presenti, oltre alla presidente della C.M. Franca Coisson e all'assessore dei servizi sanitari dr.
Rissone, anche il dr. Bajardi, assessore alla Sanità della Regione, il dr. Olivetti vice presidente
dell'Ordine dei Medici di Torino. Era presente anche il prof. Pandolfo, della Università medica di
Torino, che ha dato una pronta e valida collaborazione nella formulazione del programma di lavoro.
La ricerca rientra in quel programma di prevenzione, prima ancora che di cura, che era uno degli scopi principali
della mancata riforma sanitaria. E' stato fatto notare che l'aumento di numero dei cassaintegrati e la diminuzione
della forza sindacale di controllo dello stato di salute dell'operaio e della nocività ambientale rendono
della massima utilità qualsiasi indagine, come questa, nel campo della previdenza della malattia.
Gli abitanti della Val Pellice potranno rivolgersi agli ambulatori infermieristici dei vari comuni o direttamente
ai medici di base, per i chiarimenti utili alla massima diffusione della ricerca. Il che permetterà, tra
l'altro, anche un sollecito inizio di una terapia per quelle persone, assai frequenti, che ignorano la propria
ipertensione.
D. R.
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